Perchè? Come? Quando?
La prima domanda da farsi è se l’albero ha bisogno di essere potato, la risposta è quasi sempre negativa. In ambienti fortemente antropizzati, però, la potatura può rendersi necessaria per garantire una felice convivenza tra le piante e gli uomini, ma ciò potrà essere fatto solo rispettando la fisiologia dell’albero, conoscendo le sue caratteristiche e quelle del contesto in cui esso è radicato.
La miglior potatura è quella che non si vede, pertanto dovrà avere un impatto minimo sulla salute della pianta e dovrà essere improntata, salvo diverse prescrizioni, alla conservazione del naturale portamento della specie. Noi non capitozziamo!
Considerato che la potatura è sempre un momento di stress per la pianta, l’intervento deve essere evitato in due periodi dell’anno: la primavera e l’autunno. Nel resto dell’anno si può intervenire asportando un massimo del 25 % della massa foto sintetizzante. In base all’obbiettivo della potatura verrà scelto il periodo migliore prediligendo una potatura a verde nel periodo estivo per gli intervento di alleggerimento e riduzione della chioma e una potatura bruna in inverno per quegli interventi che richiedono l’emissione di nuovi getti primaverili come nell’allevamento a “testa di salice” o pollarding.